Il giorno 8, dopo circa due ore di volo da Tsavo Est siamo arrivati a Lago Nakuru, famoso per la presenza della più grande colonia al mondo dei fenicotteri. Ci siamo fermati per mezza giornata a goderci questo paradiso terrestre. Siamo passati una splendida mezza giornata in questo paradiso terrestre, e vi giuro, non è un'esagerazione quando dico paradiso. L'aereo è atterrato su una pista in terra battuta e subito dopo l'uscita dall'aereo, una sorpresa: a una trentina di metri ci aspettava un enorme bufalo che, sembrava così, ci voleva dare un benvenuto. Lo staff del parco ci ha salutati calorosamente e siamo partiti per visitare il parco. Dopo pochi minuti, un rinoceronte, che fino a quel momento mancava sulla nostra lista, era piazzato a tre, massimo quattro metri dalla strada ed era l'unico che abbiamo visto in questo safari. Ci siamo fermati praticamente accanto, ma questo non sembrava dargli fastidio: addirittura si è girato su un lato, l'altro lato, quasi per permetterci di scattare meglio le nostre foto.
Il lago è pieno dei fenicotteri che si estendono fino alla vista dell'occhio. I loro bellissimi colori e nello stesso tempo il riflesso nell'acqua danno una stupenda immagine come puoi vedere dalle fotografie sottostanti. Al lago ci si trovano anche altre, numerosissime specie che vengono a bere.
Circa quindici anni dopo questo viaggio ho visto un documentario in televisione dove si parlava dei cambiamenti climatici. C'erano più reportage dai vari posti del mondo, ma ad un certo punto hanno fatto vedere anche Lago Nakuro. Ho alzato il volume per sentire cosa hanno da dire. Purtroppo, anche senza il suono, guardando soltanto le immagini si capiva che il posto non si assomiglia nemmeno a quello che avevo visto io. Si vedeva un deserto salato. L'acqua là era sempre bassa e una volta evaporata, senza avere ricarica dal cielo e dai corsi d'acqua affluenti, è rimasto un fondo bianco, coperto dai sali minerali. Hanno spiegato che la quantità delle piogge in quella zona negli ultimi dieci anni e stato più che dimezzata e questo ha portato alla desertificazione della zona. Niente più acqua, niente più splendidi fenicotteri e tutti quelli animali che vivevano nella zona in quanto avevano una fonte sicura dell'acqua. Per la prima volta ho visto una prova concreta dei cambiamenti climatici: chi sa dove ci porta il nostro modo della vita.
Abbiamo pranzato nel Lake Nakuru Lodge, un posto bellissimo, pieno di fiori e con una vista stupenda. Albert, il tedesco che era in nostra compagnia, si ha promesso di tornare qui per una lunga vacanza in uno dei lodge immersi in questo fantastico paesaggio, tanto rilassante per quanto visualmente eccitante. Dopo pranzo, abbiamo proseguito con lo stesso aereo con il quale siamo arrivati, per Masai Mara. Il volo era un po' turbolente e visto che era dopo pranzo, qualche partecipante ha avuto qualche problema con lo stomaco e sono stati usati anche quelli brutti sacchettini per questa emergenza.